giovedì 30 luglio 2009

La nostra Missione

«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi."

(dal Vangelo di Matteo 10,5-10,15)


Quale è la mia casa? Lo zaino strapieno che mi porto sulle spalle. Vestita da scout con le infradito ai piedi, cammino per le strade di Salvador o viaggio per mete sconosciute. In tasca pochi reais e niente tra le mani, entrando nelle case degli altri con l'unica pretesa di servire e venendo sempre accolta come una figlia o una sorella. Mi vengono offerti pasti caldi , un letto e tanto affetto. A volte stanca del mio infinito girovagare, soprattutto quando diluvia o la sera, ma sempre felice di donarsi e di ricevere, offrendo niente di più che il proprio aiuto.
A volte soltanto offrendo le braccia per mettere a posto del materiale o le mani per lavare i piatti sporchi, oppure prestando attenzione a chi trovi sul cammino, aprendo il cuore a chi ha bisogno di essere ascoltato e capito.
A volte mettendo alla prova le tue capacità insegnando l'italiano e la cultura della tua terra o insegnado a suonare la chitarra; oppure interpretando scitti e traducendo dal vivo cercando di trasmettere l'emozione dietro le parole o cercando di educare e amare ragazzine rinnegate dalla famiglia e dalla società.
Ma il vero servizio è portare il sole dovunque vada ed ecco che un semplice ma autentico sorriso ha il potere di rendere tutto più luminoso.
Questo mio servizio in realtà non è che uno dei tanti. La vera felicità è pensare che ci sono tantissime persone che hanno scelto di testmoniare il messaggio del Vangelo nella loro vita. Penso alle molte persone che conosco che hanno scelto di donare il loro tempo, la loro pazienza, le loro capacità, il loro impegno e ,chi, la propria vita al prossimo. Questo è motivo di grande gioia: una piccola parte del Regno dei Cieli sulla terra. Tutti abbiamo la possibilitàdi donarci agli altri in ogni momento della nostra vita. Niente rende più liberi e felici che servire!!
Sono fiera di tutte quelle persone che riescono, nella loro quotidianità e diversità, ad essere dei veri discepoli.

martedì 30 giugno 2009

São Jõao

Carissimi compagni,
oggi vi scrivo dalla spiaggia morbida di Itapuã, di fronte ad un Oceano agitatello dal colore verde acqua...
Volevo raccontarvi la bellissima settimana di São Jõao, settimana di vacanza e di grande festa campagnola per tutto il Nord-Est del Brasile.
Cominciamo dall'inizio:

Giovedì 18 Giugno - Festa della Capoeira
La prima festa è stata al Projeto Kirimurè che, dopo una roda emozionante, le mie ragazzine e i compagni si sono divertiti con dei giochi organizzati dal progetto e danzato in libertà. Per me è stata una gioia vedere e sorridere di cuore le ragazzine che dopo una settimana stressante e il dolore, per molte, di non avere l'opportunità di passare le vacanze con la loro famiglia. Quindi quando abbiamo danzato insieme, scherzato, fatto le foto più bizzarre insieme a Neide, l'educatrice, mi sono detta: nonostante tutti i litigi e le difficoltà che passiamo siamo davvero una strana e anomala famiglia. E spero che questo non lo dimentichino mai.

Venerdì 19 Giugno - Festa al Centro François De Laval
Sono tornata al Centro che mi ha accolta con grande amore la scorsa volta per assistere la loro quadriglia. Che cos'è la quadriglia? Una danza tradizionale di São Jõao, collettiva, dove uomini e donne danzano vestiti da personaggi tipici (contadini, contadine, lo sposo, la sposa, il prete, lampião, Maria Bonita). E' stato meraviglioso vedere questa quadriglia atipica ed equa, giusta perchè partecipata da tutti: grandi piccoli, professori, terapisti, chi non sente, chi costretto su una sedia a rotelle, che semplicemente più speciale perchè diverso e quindi più sano. E i ragazzi emozionatissimi, liberi da tutti i pregiudizi quotidiani e consci di star godendo del diritto di essere come gli altri.

Sabato 20 \ Mercoledì 24 Giugno - ForròCajù
Sono partita con Jo e sua figlia Larissa per Aracajù, capitale dello Estado di Sergipe (in Brasile, data la vastità, le nostre regioni corrisponono ai loro Stati) a Nord dello Estado baiano, dove ci ha ospitato Sane, cugina di Jo. E' stato bellissimo respirare l'aria pura del São Jõao sergipano e conoscere un'altra ggrande città brasiliana, già molto diversa da Salvador. Abbiamo passato i nostri giorni sulla spiaggia, a visitare il centro e la costa (bellissima) e le nostre notti a ballare forrò!! Grandi feste, tanto cibo squisito, tantissimi vestiti e musica tradizionali! Ho partecipato anche a una quadriglia e ballato fino a non sentire più i piedi!!

Giovedì 25 \ Venerdì 26 Giugno- Mata Escura e sior Paulo
Tornata dal clima festoso del São Jõao, ho passato due bei giorni da Suor Claudia nel quartiere di Mata Escura di Salvador dove ho avuto l'opportunità di parlare con questa dolcissima donna e apprendere molto dei suoi racconti. Poi ho conosciuto Paulo, artista unico nel suo genere: ricava la carta dalle bananeiras (alberi di banana). Il processo è abbastanza lungo ma incredibile ( pezzetti di tronco che metta a mollo, cuoce, secca, frulla, scalda, rifrulla e pressa) perchè ottiene una bella carta, simile al papiro, che utilizza per fare quaderni, biglietti, rivestimenti di pareti e oggetti.

E oggi, Sabato 27 Giugno, ho approfittato del sole per andare sulla spiaggia portando con me una ragazzina, Carolina ( piano piano le sto parotando tutte, che non le posso vedere chiuse in casa) che adesso sta cercando di catturare granchi sugli scogli dopo aver nuotato tra le onde.
Volevo quindi salutarvi tutti, augurandovi una bellissima Estate, di felicità e riposo. E non dimenticate di sorridere tanto, che è la cura più efficace ai male della nostra vita.
E infine grazie per essermi così vicini nonostante fisicamente lontani.

lunedì 25 maggio 2009

Una giornata speciale

Cari amici,
da quando ho iniziato a scrivere sul blog non mi sono mai fermata a raccontarvi una mia giornata tipica.
Oggi, 21 Maggio 2009, da giornata tipica è diventata una giornata speciale. Ma partiamo dall'inizio.
Ore 5:30 sveglia, ossia 6:00 perchè ero molto stanca. Mi sono alzata, infilata nella doccia che mi ha svegliata con il suo bel getto gelido (dato che l'acqua calda nella casa famiglia non esiste). Purtroppo il cielo era coperto e il vento tirava molto forte: decido quindi di mettermi le maniche lunghe (sì, succede anche in Brasile). Dopo la colazione animata con le ragazzine e con Neide, l'educatrice, mi preparo per andare a visitare un centro nel qurtiere Boa Vista de Lobato. Come ogni giorno, sono andata a prendere l'autobus che mi ha accompagnata fino a Fazenda Grande dove mi aspettava Marcia, la pedagoga di Agata che segue il centro. Da lì abbiamo preso un altro autobus per Boa Vista. Prima di prendere l'autobus non sapevo perchè si chiamasse "Buona Vista", ossia "bel panorama". Poi ho capito. Abbiamo cominciato a salire. Si è aperta davanti a me una vista senza fiato. Una città (che in realtà è il quartiere della Suburbana nella Cidade Baixa) di favelas costruita tra i colli verdissimi, tutto questo dietro ai quartieri turistici, il porto e l'Oceano di Salvador. Non ci sono parole per descrivere il contrasto e l'immensità della veduta. Siamo scese quasi in cima di Boa Vista de Lobato ed entrate nell' Istituto François de Laval, istituo nato per accogliere diversamente abili con handicap fisici, auditivi e mentali. Quando sono entrata ero veramente emozionata. C'erano un sacco di ragazzi, divisi in varie sale, anche loro emozionati per la visita.Sono stata subito accolta da Luana, una ragazzina dolcissima in carrozzella con problemi fisici e mentali. E' una bimba meravigliosa che ride sempre e abbraccia tutti portando il sole nell'istituzione. Ma non c'era solo lei. Inizialmente Bel, la responsabile, ci ha mostrato il centro in completa decadenza. Per fortuna, gli amici di Agata Smeralda stanno aiutando a ricostruire una parte del centro. E questo è meraviglioso. Ma ,quando penso alla politica sanitaria e ai finanziamenti pubblici inessistenti per un centro che fa moltissimo per una parte della popolazione "dimenticata", mi sale la rabbia. Dopo ho conosciuto Patricia, terapista professionale, che aiuta ogni ragazzo nel suo sviluppo motorio, comunicativo e mentale. Non vi potete neanche immaginare che MIRACOLI fa questa unica donna per i ragazzi dell'Istituto, arrivando aldilà addirittura della stessa medicina che dava di impossibile. Per questo vi voglio raccontare una piccola stroia. La storia di una ragazza del centro, Joely. Joely ha 22 anni. E' alta e pesa quanto una bambina di 6 anni, con un ventre molto pronunciato per causa di deformazioni a livello intestinale. Quando è entrata nel centro era una bambina piccola. Non voleva mangiare niente, era completamente denutrita, non comunicava, non camminava. Un' automa. L'avevano data tutti come un "caso irrecuperabile". Bel l'ha presa con sè e, con la perseveranza di una madre, è riuscita a farla mangiare e a farla curare, così che è tornata ad avere un peso regolare. Tre anni fa, con l'arrivo di Patricia c'è stata la trasformazione. Lottando e credendo in Joely è riuscita a farla camminare, a relazionarsi con le altre persone, anche con quelle sconosciuti (prima piangeva ogni volta che vedeva qualcuno) e ad amare la musica che prima odiava. Questa una delle tante stroie d'amore del centro.


Il centro François de Laval inoltre offre a i ragazzi informatica, capoeira e calcio. Ho assistito a una partita di calcio tra loro: è stato meraviglioso ho visto veramente la gioia, l'impegno e la passione di qualsiasi altro ragazzo adolescente. Altra cosa che mi ha veramente colpito è stato il loro programma di "inclusione al contrario": la loro scuola è aperta gratuitamente a dei bambini non portatroi di handicap che studiano insieme ad acuni ragazzi del centro.
Ma la vera sorpresa é arrivata dopo pranzo.
I ragazzi si sono disposti tutti ordinati chi dietro, chi davanti e hanno cominciato a cantare per me che ero venuta a visitarli. Mio Dio, erano bellissimi!!
Dopo l'esibizione Bel mi ha ringraziato in rapparesentanza di tutti coloro che aiutano a sostenere il centro e ha letto poi una frase che aveva scritto su un cartellone per me
Diceva:


Elena

Il nostro mondo è limitato,

la nostra bocca, a volte, non sappiamo cosa dice,

i nostri occhi non riconoscono cosa vedono, ma

i nostri cuori sanno sentire la presenza del vero amore.

Noi ti amiamo.


Dopo che ha finito di leggere ho cominciato a piangere, piangere, piangere tanto che poi mi hanno seguito a canone Bel, Marcia, alcune professoresse e una ragazza diversamente abile che dopo mi ha abbracciata e mi ha ringraziata per averla commossa. Ho visitato davvero moltissimi centri, alcuni veramente bellissimi e straordinari, ma questo è stato quello che mi ha colpito di più al cuore. Sono stata con i ragazzi, abbiamo giocato insieme, ci siamo abbracciati a vicenda, abbiamo fatto molte foto insieme, comunicato nei modi più svariati con chi non sapeva parlare e dopo mi sono messa ad osservarli mentra giocavano e scherzavano: un' immensa famiglia che si aiutava e rispettava l'un l'altro.Non so da quanto é che non vedevo una cosa di questo tipo ma mi ha regalato veramente la speranza di credere nel futuro perchè loro ce l'hanno fatta.

Ma la mia gioia non è finita qui.

Tornata dopo un viaggio apocalittico nella casa famiglia , ore 19:00; le ragazzine mi hanno accolta con un inusuale affetto chiedendomi se partecipavo alla lezione di capoeira (che iniziava alle 19:30). Doccia rapida, mangio velocissima e vado con loro a capoeira. La lezione è stata meravigliosa e la RODA anche, dove sono , per la prima volta entrata a jogar. E' stato veramente bellissimo e quando sono tornata a casa avevo un'energia da buttare giù le pareti! Soltanto ottenere il rispetto e l'affetto delle "bestioline" con cui conivivo è un risultato che mai avrei sognato ma che ho raggiunto. Poi tutto questo chemi sta succedendo, le persone meravigliose che ho incontrato, i luoghi meravigliosi che ho visitato, il fatto di poter servire 24 ore su 24...è bellissimo..Non credo di riuscire a contenere la mia gioia.

Quindi adesso vi saluto ( perchè sono le 23:00 e la sveglia rimane alle 5:30) col cuore stracolmo di felicità, pserando e pregando perchè anche voi possiate svegliarvi col sorriso domani.

Axè galera!!

sabato 9 maggio 2009

I colori dell'intolleranza

Brancos e Pretos. Ossia Bianchi e Neri. La città di Salvador Bahia è la cittá più "nera" del Brasile, con l' 80%/90% di persone nere o mulatte. Ma, nonostante questo, atteggiamenti razzisti sono molto diffusi qua. La cosa più assurda è che non soltanto da parte dei bianchi ma anche da parte di alcuni neri.

Per strada non è molto comune vedere un bianco e un nero che escono nsieme e ,ancora più raramente , due fidanzati di pelle diversa. Nelle novelas (telenovelas) i neri sono circa 2 su 10 personaggi (le volte in cui ci sono), nelle pubblicità la presenza è rarissima e giornalisti neri praticamente non esistono. In un colloquio di lavoro tra un bianco e un nero con le stesse competenze viene scelta la persona dalla pelle più chiara. Se qualcuno deve chiedere un'informazione o affidare qualcosa è preferita una persona bianca perchè "dei neri non c'è da fidarsi". Se ti innamori e vuoi fidanzarti devi sempre scegliere qualcuno più bianco di te per "ripulire la famiglia". E, nelle rare coppie bianconere, speriamo che il figlio nasca bianco. Auguri e figli bianchi.

Tutto questo ho potuto osservare e vivere sulla mia pelle. In particolar modo perchè sono sempre tra persone nere e attiro molta curiosità. Quando esco con delle mie amiche, quando sto in casa, in segreteria e ,soprattutto, nella roda di capoeira sono l'unica bianca (o gringa- termine per definire i bianchi stranieri). D'altro canto, non è sempre facile per un gringo guadagnarsi il rispetto dei brasiliani. Ma, fortunatamente, per me è stato diverso. Prima cosa perchè, come tutti sanno, il mio livello di intolleranza razziale è pari a zero :) : l'unico popolo che penso di poter giudicare o criticare è il mio e non riesco a immaginare una razza migliore o una cultura peggiore, dato che niente e nessuno è perfetto. E poi perchè sono affascinata dalle radici africane del popolo brasiliano, fortissime qui a Salvador. Ma , purtroppo, sono radici spesso nascoste o represse.

Rimanevo stupita tutte le volte che la ragazzine (nere) con cui convivo mi dicevano "come sei bella!". Chiesi spiegazione ad una mia amica che mi ha risposto: "Chiaro Elèna! Sei bianca, magra, coi capelli lisci e gli occhi chiari: l'ideale di bellezza di tutte le ragazzine!" Tralasciando l'ilarità della cosa, ho incominciato ad osservare le mie ragazzine ed ho notato che spesso era difficile accettarsi così come sono. Anche perché i modelli di bellezza sono ben diversi da loro. Nonostante le brasiliane siano veramente bellissime, l'icona della bellezza brasiliana è considerata Gisele Bunchen che di brasiliano, o meglio di soteropolitano (ossia cittadino di Salvador), non ha veramente niente.

Per questo quando accarezzo i loro capelli bellissimi e crespi, mi impegno ad apprendere le loro danze, gli chiedo di nsegnarmi le percussioni, apprezzo la loro cucina, djingo con loro o canto con loro si crea un' atmosfera incredibile di rispetto e di complicità. Qualcuno mi chiama addirittura "nega", modo affettuoso per dire negra, parola che, a differenza dall'italiano, definisce con orgoglio la popolazione nera.

Ma la cosa più bella è quando mi chiedono d insegnare loro a ballare. Vista da fuori appare paradossale: una ragazza europea che insegna a delle ragazzine di radici africane dei passi afro. Devo dire che spesso mi vergogno di questo ma poi mi ricordo che viviamo in un mondo incredibilmente melted (non trovo parola migliore di questa inglese) e che non mi devo stupire di alcune "incongruenze culturali". La cosa importante e meravigliosa è il passaggio di conoscenze e di esperienze.

Nonostante atteggiamenti razzisti diffusi non tutti i brasiliani s comportano così. Conosco bianchi amicissimi di neri e neri fieri della loro pelle e delle loro radici.

Che senso ha, mi chiedo, in un mondo estremamente multiculturale, fare questa distinzione? Chi si può chiamare nero e chi si può chiamare bianco? Perchè a volte i pregiudizi sono più forti della ragione?

Mi auguro che un giorno, grazie all'impegno di tutti, non esistano più distinzioni tra fratelli figli dello stesso cielo e della stessa terra.

sabato 11 aprile 2009

Dagli occhi alle gambe






Cari tutti,
come avrete notato ho impiegato molto prima di scrivere sul blog. Mi dispiace moltissimo di non aver aggiornato quasi nessuno con notizie recenti; i motivi sono stati molti: il tempo di adattarsi, di riflettere, di elaborare e di raccontare.
Questo primo mese ho avuto l'opportunità di vedere e conoscere molte cose, ma soprattutto di passare "dagli occhi alle gambe".
Il Brasile che sto imparando a conoscere ha 1000 volti, 1000 suoni, 1000 storie...
Ho avuto l'oppurtunità di vedere la vegetazione immensa e imponente, le avenidas enormi e trafficate, le strade delle favelas povere e fatiscenti; ho visitato numerosi centri composti da asili, scuole e aule ricreative, ho visto volti di bambini sorridenti e sguardi persi dei drogati.
Ho ascoltato le storia tragiche, coraggiose, incredibili di volontari, educatori e di adolescenti; ho ascoltato musica forrò, axè, pagode, samba dalla radio, ho ascoltato e cantato i canti pasquali e assistito a un concerto di musica classica in Cattedrale.
Camminando e viaggiando ho sentito odori diversi: l'odore "umido e fastidioso" delle strade bagnate, il profumo del gel comunemente usato sui capelli crespi e indomabili dei brasiliani, il profumo gustoso della comida bahiana, l'odore salino della sabbia baganata che accompagna tutta la costa della città.
Ho gustato dei deliziosi succhi di svariati tipi di frutta, riso al latte di cocco, riso e fagioli, banane di vario tipo cucinate in molti modi, dolci deliziosi e grassi,grassi,grassi.
Ho toccato la terra a piedi nudi, ho sfiorato i volti dei bambini, ho stretto forte il crocifisso che porto al collo nei momenti difficili, ho abbracciato donne che hanno offerto la loro vita per servire.
Ancora sto osservando questo Paese e ancora devo imparare molto della cultura e dello spirito brasiliano.
Ma la cosa più bella è che sto imparando piano piano i modi per dare una mano concretamente qua. Non è facile partire per un paese straniero senza conoscere nessuno e offrire del servizio. Ma nonostante questo ho trovato la forza per costruirmi un posto qua.
Adesso aiuto nel lavoro di segreteria e traduzione Agata Smeralda, cerco di aiutare ed educare le ragazzine con cui convivo con difficoltà ma con i primi successi, entro a far parte della Progetto Kirimurè dove imparerò la capoeira e in cambio lì aiuterò nella diffusione di questa arte e nel loro progetto pedagogico. Per questo dagli occhi, dal'osservare, alle gambe, i miei primi passi.
Un bacio grande a tutti,
Elèna (nessuno riesce a chamarmi elena)

P.s: venerdì vedo di aggiungere le foto!!!

lunedì 23 marzo 2009

La prima settimana



Eccomi qua a scrivere dopo la prima settimana a Salvador Bahia...
Cerchero' di riassumere tutto quello che e´successo nella settimana piu' lunga della mia vita.

Viaggio: Viaggio incredibilemte lungo e mortale anche se molto emozionante...l'aereoporto di Madrid e' meraviglioso, bellissimo ed enorme ( ci si sposta in metro' all'interno!!!) e mi sono persa solo 10 volte (come non potevo), ma alla fine ho preso il cartao de embargo e ho trovato il mio aereo!!! L' arrivo a Salvador era tipo alle 01 di notte (ore italiane) ma alla fine tra conrollo passaporto, valigie, viaggio in macchina e sistemazione sono andata a letto alle 3:35 (sempre ore italiane)

Orari brasiliani: Gli orari brasiliani sono qualcosa di allucinante poiche' il sole sorge alle 5 di mattina e alle 18 gia' e' buio (la bellezza di essere all' Equatore). Difatto mi sveglio sempre alle 5 (sfido chiunque a non svegliarsi a quell'ora quando il sole entra dalla finestra, il tuo vicino spara la musica a palla, i cani abbaiano, i gatti miagolano e i galli cantano :ed e´tutto vero). Pranziamo alle 12, facciamo merenda alle 17 e alle 20 ceniamo.

Clima: Caldo. L'autunno e' cominciato due giorni fa eppure il clima´e´sempre estivo. Comunque sia siamo sull' Oceano e per questo quando tira vento il clima e' perfetto.

Cibo: Non avete idea ci quanto mangiano i brasiliani. Colazione caffe' o cioccolata con pane e burro e frutta, pranzo di tutto (fagioli, riso, pasta, pollo, bistecca, insalata di frutta e verdura tutto insieme), merenda (immancabile) di frutta e dolci, cena mescolano dolce e salato (sempre cioccolata o caffe' con l'immancabile pane e burro piu' zuppa). Sta difatto che sto gia' ingrassando.

Ambiente: Meraviglioso. Solo meraviglioso. L'Oceano, le palme, le case colorate, la vegetazione ovunque (sembra di essere in Amazzonia): bellissimo. Poi ci sono le favelas e le strade poverissime: fa un certo effetto camminarci dentro, sembra quasi finto e respiri da un lato una miseria incredibile e dall' altro il sapore di lotta per la vita.

Religione: i nostri fratelli brasiliani sono molto piu' religiosi di noi. Sulle case sono scritti pezzi del vangelo, pregano sempre prima di mangiare e le loro messe sono incredibili: completamente cantate e gioiose, le omelie sono amorevoli, lo scambio dell pace e' un momento di gioia unica e ,a cosa migliore, applaudono dopo la lettura del Vangelo!!!

Accoglienza: Credo sia unica. Mi hanno accolto tutti come una figlia e tutti sono gentili e sorridenti. Un popolo che vive si' di contraddizioni ma talmente forte da andare sempre avanti.

Per il resto sto imparando un sacco di cose, oltre al portoghese ovviamente: dalla capoeira alla danza forro e pagode, dalle preghire alle canzoni brasiliane.. che dire poi? Ho corso con la mi vicina di casa per il lungo mare di Itapua, ho fatto il bagno nell'Oceano con le meninas che vivono con me e sperimento ogni giorno sapori nuovi!! Inoltre sto incominciando a lavorare per Agata Smeralda e spero davvero di raccontarvi piano piano tutto perche' quello che fa Agata e' incredibile e meraviglioso. Un esempio proprio di amore e messaggio di speranza proprio del Vangelo.
Un bacio a tutti,
Elena.

lunedì 16 marzo 2009

Grazie a tutti

Devo ammettere che non amo i saluti lacrimosi e “sentimentali”: mi piace pensare che le partenze siano sempre un momento di gioia sia per chi parte sia per chi rimane. Quando una persona sceglie di partire inevitabilmente cambia tutto intorno a lei. Perché il tuo posto, grande o piccolo che sia, rimarrà vuoto per un po’. Perché ti accorgi che le persone che ti erano accanto per un po’ saranno lontane. Ma questo non deve intristire.
Anzi. Questi sei mesi sono stai veramente incredibili per me e straordinariamente mi hanno dato quelle risposte e quella serenità che stavo cercando. Non l’avrei mai detto, mi ero dimenticata di un’ importante lezione imparata lungo il cammino di Santiago “ Quando si va verso un obiettivo è molto importante prestare attenzione al Cammino, E’ il Cammino che ci insegna la maniera migliore di arrivare e ci arricchisce mentre lo percorriamo” (P. Coelho).
Il mio percorso verso il Brasile è stato intenso e meraviglioso grazie certo alle esperienze e alle scelte che ho operato ma soprattutto per merito vostro. Perché i nostri Cammini sono sempre costruiti e vissuti insieme alle altre persone. E io vi devo, veramente, tutto quello che chiedevo.
Non so se riuscirò a ringraziare tutti come vorrei ma ci proverò lo stesso.

un grazie enorme al babbo e alla mamma : avreste davvero potuto arrabbiarvi e contrastare questa mia scelta oppure semplicemente dire “cavoli tuoi”, arrangiati”. Ma non l’avete fatto. E questo mi ha reso una figlia veramente fiera di voi perché mi siete stati accanto anche quando non riuscivate a capirmi e anche durante questo anno non facile. Grazie babbo per tutto ciò che mi hai insegnato e grazie mamma per la forza che mi hai sempre trasmesso: la determinazione nel perseguire gli ideali in cui credo la devo a voi e a voi soltanto. Quindi un autentico GRAZIE per essere i veri fautori di questa mia scelta.

un grazie al mio fratellino ( anche se ormai sei più alto di me…). Grazie perché, anche se di simile abbiamo forse soltanto il profilo, mi hai sempre voluto infinitamente bene ed è da te che ho imparato ad amare fraternamente i miei amici. Grazie. E mi raccomando: ora sei da solo a dover difendere gli “oggetti tecnologici” dai nostri genitori! Quindi BE CAREFUL! J Ti voglio bene.

un grazie alla mia mia unica e incredibile insegnante di danza Araceli: non solo maestra di danza ma anche di vita, che non mi ha abbandonata mai e sempre mi ha tenuto la mano anche quando non riuscivo più ad alzarmi. Grazie perché sei stata tu a svegliarmi dal mio essere Ofelia, grazie per la tua forza incontenibile e il tuo amore verso l’ Origine e quindi verso la vita. Ti prometto che continuerò a ballare in Brasile e spero tu possa raggiungermi davvero in Agosto.
Grazie anche al gruppo di danza, veramente a tutti: i nuovi, i vecchi, i timidi e gli esuberanti! Fare il percorso sull’ Acqua con voi è stato bellissimo davvero, mi mancheranno le Domeniche passate a ballare!!!

un grazie speciale a Valdeise che, senza conoscermi, mi ha accolto nella sua casa come se fossimo sempre state amiche. Grazie perché non mi hai soltanto aiutato con la lingua e la cultura brasiliana ma mi hai fatto SENTIRE proprio il Brasile. Grazie per tutti i consigli e le risate a casa tua, sei davvero una donna speciale.

grazie a i BEGS (Balloni, Esposito, Gengaroli, Sbolgi)!! Grazie perché siete per me da sempre la mia seconda famiglia, vicini fin dall’infanzia! Siete tutte famiglie fantastiche e affettuose e avete cresciuto dei figli incredibili!!
Un grazie speciale agli Esposito che mi hanno aiutato particolarmente per questo viaggio in Brasile, proprio da veri padrini.

grazie perciò all’Ila! MI hai fatto passare un anno grandioso con te al Cenac! Veramente una grande compagna di servizio,: presente, attiva, ironica. Grazie per portare sempre il sole nelle cose che fai! Lascio nelle tue mani il lavoro che abbiamo iniziato insieme e so che sarai bravissima anche senza di me ( inoltre aumenteranno le probabilità che la scuola non salti in aria J)

grazie Cenac! La mia seconda casa abitata da cittadini del mondo! Grazie a tutti coloro che mi hanno accolto e insegnato a servire: è da voi che ho iniziato ed è da voi che ho lasciato il cuore.
Grazie al tuttofare Lorenzo e alla esplosiva Antonella. Grazie ai meravigliosi ragazzi della scuola, siete sempre nei miei pensieri! Grazie per rendere colorata e interculturale la nostra Firenze! Grazie soprattutto agli amici latini che mi hanno insegnato a ballare e per l’affetto che mi hanno saputo regalare.

grazie alla Chia, la Yele, la Marty, compagne di serate indimenticabili! Grazie per non essere sparite dalla mia vita dopo il liceo e per avermi regalato momenti incredibili! Grazie per le nostre risate tra novità e ricordi liceali… E Chia: io ti aspetto con il tuo ragazzo viaggiatore in Brasile! Andremo a caccia di waterhorse….

grazie alla mia Giuli, onnipresente e comprensiva durante tutto questo tempo, sempre pronta a consigliarmi e ad aiutarmi in ogni momento difficile che ho passato. Un ‘amica come te non si trova neanche sulla luna. Ti voglio bene.

grazie al Donato per essersi lasciato conoscere dal suo opposto umano J. Grazie perché hai avuto sempre la pazienza di “non uccidermi” e una gran voglia di confrontarti con me nonostante le nostre idee divergenti. Io ti aspetto sempre dal lato “bianco”e so che prima o poi mi raggiungerai.

grazie all’Ele!!Grazie per le nostre incredibili chiacchierate!!! Sono felicissima di aver trovato un’amica come te questo anno, capace di condividere momenti seri e momenti felici! Ti voglio vedere danzare ballerina (e ovviamente glassare i tuoi due importanti esami!) Stupiscici tutti!

grazie a Marchino Ferriani! Grazie perché sei veramente il gigante buono per eccellenza! Di una dolcezza e vitalità unica, grazie per gli skleri in portoghese brasiliano (hai un futuro ragazzo).

grazie alla Sari! La mia quasi cugina! Grazie per le tue parole forti e sincere a contrasto con la tua bontà e disponibilità. Grazie soprattutt oper avermi regalato l’ambientazione più folle che avessi mai fatto ( bob “Ma che rullo” rimarrà sempre nel mio cuore)

grazie alla mia Lindina! Davvero non ci sono parole per tutto l’amore che mi ha i dato! La mia amica più forte, folle e vulcanica! Grazie per avere portato un po’ di Sud America nella mia vita e per avermi fatto senior come una sorella. Grazie anche a Jesus: sei un ragazzo straordinario, hai reso la Linda veramente felice.

grazie all’Annina! Mi dispiace per il poco tempo passato insieme,causa i miei numerosi impegni…Grazie per tutto l’affetto che mi dimostri e per le tue risate uniche. Grazie per avermi fatto conoscere da lontano la tua calorosa terra calabrese, prometto che scenderò da te quando sarò tornata! Prenditi cura della Linda J

un grazie alla Margot per tutti i nostri skleri e fantasticherie su Svezia e Brasile! Grazie per avermi guidata nella “jungla” di Lettere e Filosofia”! Mi mancheranno i nostri momenti di gioia a casa tua e le nostre disavventure sotto la pioggia…Non scappare in Svezia prima che io sia tornata J

grazie alle mie ex compagne di liceo per l’aperitivo in cui ci siamo salutate e gli amici di Scienze Politiche che non sono riuscita a salutare!

grazie alla Jenny per avermi sempre cercata e contattata nonostante fossi poco presente…grazie per aver costruito la nostra amicizia nata per caso….in bocca al lupo per New York, so che starai benissimo e che farai un figurone allo stage!

grazie al mio Doddi! Il mio dolcissimo amico matematico! Grazie per avermi guidato nella protesta contro la riforma Gelmini e aver condiviso con me i tuoi piani rivoluzionari!!! Voglio sentire le tue parole dolci ogni giorno su Skype! Ci conto…

grazie ai miei tre compagni del Mago di Oz!
Grazie a Pietrino, il mio Leone spaurito ma tanto buono e saggio! Come farò senza i tuoi saggi consigli e le nostre chiacchierate sulla tua moto? Chi mi guiderà tra le strade di Bahia? Noi che siamo sempre stati insieme ( e non è per dire, è la verità!) 5 mesi saranno un’esperienza mistica! Uomo dei Boschi, sono sicura che il tuo coraggio salirà piano piano a galla e ci stupirai tutti!
Grazie a Francesco in particolar modo per l’altro anno : non ce l’avrei mai fatta senza di te, mi sei stato accanto sempre nei momenti più difficili e mi hai portato il sole quando ero totalmente al buio.. Anche se questi mesi li abbiamo passati veramente lontani l’uno dall’altra sono certa che ce li potremo buttare alle spalle nel rispetto della nostra storica amicizia. Omino di latta in cerca di cuore, forse non lo senti battere immerso nel tuo caos quotidiano ma ascolta bene e lo sentirai, forte e caldo come mai penseresti.
Grazie a Marchino, davvero l’Amico con la A maiuscola, onnipresente tutte le volte che ho avuto bisogno di una mano o un consiglio, sempre disponibile ad ascoltarmi e ad aiutarmi. Veramente un monumento alla tua pazienza per tutti gli sfoghi subiti e le mie riflessioni sul Brasile! Mi mancherai un sacco Spaventapasseri col cervello ballerino: non avere paura di non farcela: ce l’hai sempre fatta e sarà così anche quest’anno. Mi raccomando ti voglio nella casa al Girone ad Agosto ( Dorothy la sua l’ha trovata!)

grazie al Clan e a tutto il gruppo Scout!! I mie veri formatori!! Grazie per aver camminato con me per tutti questi anni ed essere cresciuti con me. Mi avete regalato i momenti più belli della mia vita e per avermi insegnato a sorridere nelle difficoltà.
Mi raccomando conservate le giuste tradizioni del Clan: continuate a picchiare Giulio quando qualcuno dice “Cuba”, fate guidare ad Edo la fila quando camminate per i monti, impostate l’orologio della Francy 4 ore in avanti prima di ogni uscita e lasciate che il cibo immangiabile lo finisca la Greta....Finalmente vado a concludere l’impegno preso alla Partenza! Estote Parati.

grazie alla Fondazione Balducci che mi ha cambiato veramente l’esistenza facendomi maturare incredibilmente. Senza le competenze acquisite e il lavoro con voi non sarei mai potuta partire per il Brasile. Un grazie speciale ad Andrea, agli amici del Crocevia, all’accoglienza e alla saggezza dei Padri Scolopi e a Lorenzo, migliore compagno di lavoro che avessi mai potuto desiderare! Abbiamo veramente passato di tutto insieme e organizzato delle iniziative bellissime.

grazie alle nonne che non mi hanno diseredato ma hanno accettato questa mia partenza! Un grazie speciale alla nonna Anna perché non ha mai smesso di servirmi, mai.

grazie agli zii e alla piccola Caterina! Grazie Paolo per avermi passato la tua conoscenza tecnologica e all’Ale per tutti i meravigliosi racconti su vostri viaggi intorno al mondo: siete due zii veramente speciali e unici, mi mancherete un sacco. Grazie allo zio Lorenzo per avermi portato a guidare e avermi dato una mano con l’Agila. Grazie infine alla piccola Caterina che mi ha aperto il suo mondo colorato e mi ha fatto entrare dentro.

grazie al mio istruttore di guida , il mitico Toni, non soltanto per la pazienza di avermi insegnato a guidare (ed esserci riuscito) ma anche per tutte le nostre incredibili chiacchierate in macchina che hanno addolcito il caotico traffico fiorentino. Grazie anche alla Costy dell’autoscuola per il bel sorriso rilassante prima di ogni guida e per aver ascoltato un po’della mia storia!

grazie a Cristina e ai ragazzi del corso di portoghese!! Grazie Cristina per avermi insegnato in modo eccellente e (anche) ludico le basi del portoghese: se riuscirò ad esprimermi e a capire qualcosa in Brasile lo devo a te!! Complimenti anche per i tuoi interessantissimi laboratori! Grazie anche ai meravigliosi ragazzi del corso per tutte le lezioni condivise insieme a voi, soprattutto per quelle più animate e mangerecce!

grazissime al Cru e all’Ari, i capi Clan che mi hanno fatto prendere la Partenza! Grazie davvero per avermi guidato proprio alla fine del mio Cammino scout: siete stati perfetti, davvero, e devo ammettere che un po’ mi manca la vostra figura di riferimento a cui puoi sempre chiedere e su cui puoi sempre contare. Fatevi sentire qualche volta mentre sarò là perché ne avrò bisogno! Grazie.

grazie alla Francy (Daisy)!! Grazie per aver condiviso in maniera così forte la scelta di servizio che andrò a fare…Finalmente nella tua terra!!! E’ davvero anche per merito tuo che ho scelto il Brasile: quando ero lupetta mi colpirono moltissimo la tua storia e la tua anima bella e stravagante, tanto da chiedermi dove fosse il Paese della mia amica…e dopo tanti anni non avrei mai detto che ci sarei andata sul serio, che sarei riuscita a fare servizio nel luogo che avevo scelto 10 anni fa e che il mio sogno non era cambiato. Francy mi auguro che tu mi raggiunga in Agosto e possa condividere con te la mia esperienza di servizio! Ti aspetto!

grazie a Lucineia, la mia sorella brasiliana che non mi conosce e che forse non mi conoscerà mai ma a cui devo la speranza e la fede nel voler rendere il mondo un po’ migliore di così.

grazie a tutta la grande famiglia di Agata Smeralda che mi ha permesso di poter fare questa esperienza e che ogni giorno sfida l’impossibile portando il messaggio di speranza del Vangelo nei luoghi più remoti della Terra.

grazie a Dio per avermi dato tutto questo e per guidare la mia strada.

Infine grazie a Mirò , il mio dolce gattino, sia per i graffi che per le fusa. Coccola bene tutta la mia famiglia.


Grazie a tutte le persone che hanno permesso, nel piccolo o nel grande, che io potessi partire per servire. Sappiate che in Brasile non farò servizio soltanto io ma anche voi che mi avete cambiato e aiutato. Ci rivediamo presto. Vi voglio bene
Elena